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Immagine del redattoreProf. Romina

Il linguaggio della statistica


La statistica può essere definita come la scienza che ha per oggetto lo studio quantitativo (cioè tramite gli strumenti della matematica) di fenomeni collettivi (cioè riguardanti più individui) osservabili nella realtà sociale, in natura o in laboratorio.


L'insieme degli individui oggetto di studio di un'indagine statistica si chiama popolazione (o universo o collettivo). Ciascun individuo della popolazione si chiama unità statistica.

La popolazione di una indagine statistica può essere un insieme di persone o un insieme di animali o un insieme di apparecchi elettronici, .... e rispettivamente l'unità statistica sarà ogni singola persona, ogni singolo animale e, infine, ogni singolo apparecchio elettronico.

In alcune indagini statistiche non è possibile analizzare tutta la popolazione, per cui si esamina solo una parte della popolazione, che sia però rappresentativa dell'intera popolazione. Questa porzione di popolazione si chiama campione.


Schema riassuntivo Popolazione - Campione - Unità statistica

La proprietà che è oggetto di studio di una indagine statistica si chiama carattere.

Per esempio, sono caratteri l'età di una persona, il suo peso, il colore dei capelli, l'altezza, la temperatura registrata, il numero di componenti di una famiglia, le ore passate davanti al computer, il titolo di studio, il colore di una macchina, la sua alimentazione, la cilindrata, il numero di posti.


I possibili valori che un carattere può assumere si chiamano modalità.

Per esempio, il carattere età di una persona può assumere i valori 45 Kg, 46 Kg, 47 kg, ... e 45 Kg, 46 Kg, 47 kg, ... sono le sue modalità. Analogamente il carattere colore dei capelli può assumere i valori biondo, castano, nero, bianco e questi rappresentano le sue modalità.

Vediamo pertanto che le modalità possono essere espresse da numeri o da termini. In base a questa caratteristica i caratteri si classificano in:

  • carattere quantitativo (o variabile): se le sue modalità sono espresse da numeri;

  • carattere qualitativo (o mutabile): se le sue modalità sono espresse da termini.

Vediamo alcuni esempi di carattere quantitativo:

  • il numero di volte che si pratica sport a settimana;

  • il numero di cellulari posseduti in famiglia;

  • le temperature registrare nell'arco di una giornata;

  • il peso di una persona;

  • l'età di una persona.

Vediamo alcuni esempi di carattere qualitativo:

  • il colore dei capelli;

  • la materia preferita a scuola;

  • la squadra di calcio del cuore;

  • il cantante preferito;

  • il tipo di alimentazione dell'automobile.

I caratteri quantitativi possono classificarsi ulteriormente in:

  • carattere quantitativo discreto: quando può assumere un numero finito di valori;

  • carattere quantitativo continuo: quando può assumere tutti i valori reali contenuti in un determinato intervallo.

Sono caratteri quantitativi discreti: l'età di una persona, il numero di componenti di una famiglia, il numero di volte che si pratica sport a settimana e il numero di cellulari posseduti in famiglia. In generale, sono caratteri quantitativi discreti quelli che si rilevano contando.

Sono caratteri quantitativi continui: il peso di una persona e le temperature registrate nell'arco di una giornata. In generale, sono caratteri quantitativi continui quelli che si rilevano mediante misurazioni.


Mappa riepilogativa della classificazione dei caratteri

Di seguito la video lezione in cui vengono trattati i concetti appena introdotti:



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