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Immagine del redattoreProf. Romina

I numeri & la letteratura


«Sai cosa c'è alla base della matematica?» dico, «Alla base della matematica ci sono i numeri. Se qualcuno mi chiedesse che cosa mi rende davvero felice, io risponderei: i numeri. La neve, il ghiaccio e i numeri. E sai perché?»

Spacca le chele con uno schiaccianoci e ne estrae la polpa con una pinzetta curva.


«Perché il sistema matematico è come la vita umana. Per cominciare ci sono i numeri naturali. Sono quelli interi e positivi. I numeri del bambino. Ma la coscienza umana si espande. Il bambino scopre il desiderio, e sai qual è l'espressione matematica del desiderio?»

Versa nella zuppa la panna e alcune gocce di succo d'arancia.


«Sono i numeri negativi. Quelli con cui si dà forma all'impressione che manchi qualcosa. Ma la coscienza si espande ancora, e cresce, e il bambino scopre gli spazi intermedi. Fra le pietre, fra le parti di muschio sulle pietre, fra le persone. E tra i numeri. Sai questo a cosa porta? Alle frazioni. I numeri interi più le frazioni danno i numeri razionali. Ma la coscienza non si ferma lì. Vuole superare la ragione. Aggiunge un'operazione assurda come la radice quadrata. E ottiene i numeri irrazionali».


Scalda il pane nel forno e mette il pepe in un macinino.

«È una sorta di follia. Perché i numeri irrazionali sono infiniti. Non possono essere scritti. Spingono la coscienza nell'infinito. E addizionando i numeri irrazionali ai numeri razionali si ottengono i numeri reali»


Sono finita al centro della stanza per trovare posto. È raro avere la possibilità di chiarirsi con un’altra persona. Di norma bisogna combattere per avere la parola. Questo per me è molto importante.

«Non finisce. Non finisce mai. Perché ora, su due piedi, espandiamo i numeri reali con quelli immaginari, radici quadrate dei numeri negativi. Sono numeri che non possiamo figurarci, numeri che la coscienza normale non può comprendere. E quando aggiungiamo i numeri immaginari ai numeri reali abbiamo i sistemi numerici complessi. Il primo sistema numerico all’interno del quale è possibile dare una spiegazione soddisfacente della formazione dei cristalli di ghiaccio. È come un grande paesaggio aperto. Gli orizzonti. Ci si avvicina a essi e loro continuano a spostarsi. È la Groenlandia, ciò di cui non posso fare a meno! È per questo che non voglio essere rinchiusa».

Sono finita davanti a lui.

«Smilla» dice, «Posso baciarti?»


(Tratto da “Il senso di Smilla per la neve”, di Peter Høeg)

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2 commentaires


francescobiagini
09 avr. 2022

Davvero molto bello il libro di Hoeg! E poi la costruzione degli insiemi numerici, dai naturali fino ai reali e ai complessi è uno degli argomenti che più mi affascina e mi piace spiegare. Mi affascina così tanto che da qualche anno introduco fin dal quarto liceo i numeri iperreali: sono ancora poco conosciuti anche dai matematici ma rappresentano uno strumento formidabile per affrontare il calcolo infinitesimale.

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Prof. Romina
Prof. Romina
10 avr. 2022
En réponse à

Sì anche a me piace tanto! io ancora ai numeri iperreali non ci sono arrivata, ma conto di arrivarci presto!

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